il debito pubblico dell'Italia passerà dal 134,8% del Pil del 2019, al 169,9% del 2020, per poi riscendere al 165,5% nel 2021.
Sembrerebbe veramente un virus politico visto che chi ci guadagnerà saranno le grandi imprese e le multinazionali. Il virus "politico" è stato in grado di sconfiggere la piccola e media impresa italiana, nonché quei settori come il turismo che rappresentano da sempre invidia e concorrenza "sleale" per i competitori dell'Italia.
Le grandi strategie internazionali e italiane che vedono nella scomparsa delle tipicità italiane un loro grande obiettivo, plaudono al virus che sta per massacrare il tessuto connettivo italico. Infatti se non si avvieranno forme vere di finanziamento, libere da maschere bancarie e burocratiche, molte saranno le aziende che chiuderanno.
Lo Stato avrebbe dovuto imparare dalla storia recente ed avviare una serie di operazioni fiscali e di investimento.
1) Si dovevano congelare gli studi di settore. Non è possibile mantenere le maglie fiscali precedenti in un periodo dove per legge si devono tagliare le possibilità operative.
2) Si doveva creare con la Banca d'Italia e/o la Banca Depositi e Prestiti un apposito fondo per investimenti e finanziamenti. In questo fondo con norme apposite e libere dai laccioli bancari attuali. Copiare almeno in parte quanto fatto in Germania, perché copiare cose buone non è oltraggioso della propria personalità. Il Sistema bancario privato avrebbe potuto partecipare secondo le regole "pubbliche".
3) Avviare con le amministrazioni locali uno studio per capire dove è possibile intervenire sul territorio per diminuire le imposte indirette comunali. Questo alfine di evitare un cimitero produttivo e dei servizi che i comuni pagherebbero con l'ovvia diminuzione delle entrate.
La ricetta nella storia di tutti gli stati è sempre stata pubblica e di comunità. Oggi invece si spinge per ricette economiche degli ingordi del capitalismo selvaggio per eliminare la concorrenza delle piccole e medie imprese. Non è una crisi normale è voluta per cambiare le ricchezze in Italia. Probabilmente grazie a Colao, Conte e l'intero Parlamento il 20% dei più ricchi passerà dal 72% delle ricchezze a oltre l'80% di tutte le ricchezza. Questi sono i momenti della storia dove il governo e l'Agenzia delle Entrate massacrano per favorire i ricchi.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale
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