Sicuramente un po tutti gli amministratori si erano e sono abituati al tram tram storico delle nostre città. Così hanno scoperto negli anni che le fognature, l'irrigazione, le condotte dell'acqua andavano e vanno manutentate e rese idonee per i tempi che vengono e che cambiano. Però loro e i loro "cugini di partito" più importanti (quelli di Roma e Venezia), ci hanno sempre chiesto di pagare i servizi pubblici compresi delle manutenzione, oltre che della milionaria tassa nascosta dei loro CDA. Non avendo adeguato i servizi pubblici al secondo millennio, ci troviamo che quasi ad ogni temporale in varie parti di Verona si va sotto acqua. Un po come per l'inquinamento: non si adegua, non si provvede, non si spostano certi uffici, (evitando così del traffico inutile), è chiaro che la "bua" salta fuori. Una città non può avere servizi fatti negli anni 50/60 ed essere in "regola" con le esigenze del 2020. Chiunque vincerà la sfida e ovviamente noi tifiamo per Tosi, dovrà trattare le manutenzioni non come "una robetta che rompe", ma come l'ovvio impegno per evitare danni maggiori. Meno progetti roboanti e più serietà amministrativa.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale
Responsabile Politico
Nessun commento:
Posta un commento