Quando un Presidente del Consiglio si rivolge al Parlamento come ad un gruppo di ragazzini dell'asilo, è disonesto nell'anima.
Affermare che il MES non prevede automatismi ma lascia alla commissione (bolscevica), l'incarico di fare le valutazioni. è uguale ad affermare che il destino finanziario di una Nazione è nelle mani di uomini non eletti, che non risponderanno mai del loro operato e la cosiddetta "famiglia" europea in fin dei conti è nelle di uno strettissimo numero di persone.
In altri tempi qualcuno dai banchi gli avrebbe suggerito di togliersi il fiasco dalla bocca.
Il MES è un grande problema non tanto per MES stesso ma per le modalità di attuazione per nulla democratiche e controllate. Un'alleanza dovrebbe prevedere delle norme a tutela dei partecipanti.
Comunque come al solito siamo alle comiche del Presidente Conte, si arrampica sugli specchi per difendere l'indifendibile.
Nello Alessio
Difesa Sociale
Il MES è un organo tecnico subordinato alla politica, infatti l’Italia è uno dei tre paesi che può imporre un veto. Un ultimo dettaglio cruciale per spazzare via il dubbio sul fatto che la riforma del MES sia un complotto contro l’Italia è che il sistema di voto nel “condominio europeo” prevede che la procedura d’urgenza richieda l’85% dei “millesimi”, pertanto ci sono tre paesi che godono sostanzialmente di un diritto di veto: la Germania (“azionista” del MES al 26,9%), Francia (20,2%) e Italia (17,8%). Senza il loro voto, il MES non potrà procedere alla concessione o all’attuazione di una assistenza finanziaria.
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