domenica 28 giugno 2020

Contante o no?




Al di la di quanto spiega la foto, che spiega come in realtà la fine del contante sia la voglia di ulteriori guadagni per le banche, quello che sta capitando alla Finlandia pone seri interrogativi sull'utilità di eliminare il contante. Se le famiglie europee avevano il risparmio come loro freno naturale, le nuove generazioni sembrano aver perso questa propensione.
La Banca di Finlandia denuncia un indebitamento delle famiglie in relazione al proprio reddito molto preoccupante che  raggiunge la media del 127%, media quindi per molti la percentuale e ben maggiore. Pagare con carte o app. abbassa il livello di attenzione e consapevolezza e cosa più grave non presta la giusta attenzione ai risparmi che sono importanti.




sabato 27 giugno 2020

L'altra politica





Quando si mitizza qualcosa di naturale l'imbroglio è vicino. Così oggi mitizzando il periodo missino si avallano nelle Istituzioni atteggiamenti liberali e molto lontano dalla Giustizia, dalla Libertà e dal rispetto del lavoro.
L'altra faccia della politica non è altro che operare per il bene di tutti.
L'altra faccia della politica è usare i soldi pubblici per investimenti pubblici: Quindi case pubbliche, Ospedali pubblici, Scuole pubbliche e se servono pure le carceri pubbliche.
Oggi i soldi pubblici servono alle banche, alle grandi aziende che ricattano sul lavoro, agli eventi che di pubblico hanno un valore nominale e che in realtà servono per fare soldi rigorosamente privati.
Tutto qua.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale

mercoledì 24 giugno 2020

L'immagine può contenere: il seguente testo "Art.10 La proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale, integrazione della personalità umana, è garantita dallo Stato. Essa però non deve diventare disintegratrice della personalità fisica e morale di altri uomini, attraverso lo sfruttamento del loro lavoro."


Ho fatto un post dove ho sottolineato che un Camerata di qualsiasi gruppo che realizza un progetto onesto e che serve alla gente, omaggia la figura di Nicola Pasetto.
In questi decenni di sfaldamento ideale e politico i Camerati sono sparsi nella galassia politica italiana. Nessuno ha il diritto di rivendicare solo per se la nostra eredità ideale, come ognuno avrebbe il dovere di lavorare per rendere attuale un pensiero che ormai appartiene alla storia.
I punti di riferimento ci sono per tutti e lo ricordo, riguardano il senso dello Stato, la Giustizia Sociale, la Nazione Italiana, il rispetto dei territori, il futuro di cui di dovremmo essere lumi e ingegneri.
Sono punti di riferimento che permisero alle "idee che scossero il mondo", di fare e creare oltre che essere.
Mai come oggi l'ideologia intesa come "cammino delle idee" ha la possibilità ed il dovere di illustrare e elencare i tragici errori del liberismo attuale.
Tutti parlano di fine delle ideologie e non s'accorgono che il potere vero è la quinta essenza di una ideologia, il Liberismo. Riscopriamo la nostra cultura e attingiamo da Lei le possibilità per un'economia che crei ricchezza e giustizia. La politica di questi decenni ha soddisfatto solo le volontà di potenza dell'economia spostando la ricchezza in poche mani, aumentando la povertà.
Ogni politico di Destra dovrebbe rendersi conto di questo e fare in modo che il governo della politica e dell'economia siano ricondotti nell'alveo della civiltà e non rimanere in poche ed egoistiche mani.
Nello Alessio
Difesa Sociale

sabato 20 giugno 2020

Per uscire da questa Europa


Articolo 75

E` indetto referendum popolare [cfr. art. 87 c. 6] per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge [cfr. artt. 76, 77], quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio [cfr. art. 81], di amnistia e di indulto [cfr. art. 79], di autorizzazione a ratificare trattati internazionali [cfr. art. 80].

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.

La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

La legge determina le modalità di attuazione del referendum.

Tanti italiani sono convinti che questa Europa di certo non fa bene per l'Italia, non perché qualcuno sia meglio o peggiore, semplicemente perché adottiamo strumenti economici e politici troppo diversi. Su questo campo in troppi hanno preso in giro gli Italiani che privi di nozioni Costituzionale si sono affidati prima ai 5 Stelle e poi ad una serie di improvvisati Costituzionalisti. Mettiamo in chiaro che la Costituzione italiana non dà al proprio popolo di decidere sulle leggi fiscali, sui trattati internazionali. Quindi Costituzionalmente la ratifica del Trattato di Lisbona, votato quasi all'unanimità dal Governo Berlusconi non può essere oggetto di Referendum. Cosa si può fare?

1) La prima soluzione è politica ma non mi sembra che esista una maggioranza chiara e coerente per uscire dall'Europa.

2) La seconda è un misto di iniziative politico/giuridiche. Occorre fare un primo referendum Costituzionale per abrogare o modificare in parte l'art. 75 della Costituzione, tra l'altro non sarebbe male togliere anche il divieto di referendum sulle leggi tributarie e di bilancio. Una volta creato lo strumento per il referendum "per la libertà", da li sarà possibile chiedere il referendum per l'uscita dell'Italia dalla UE.

                                                                                                                                                            




economia delle classi medie



“La comunità politica migliore è formata da cittadini della classe media.” (Aristotele)

Le classi medie sono quelle che hanno fornito a Stati e Imperi non solo la ricchezza, ma il gusto della vita oltre ad una miglior giustizia. Le Classi Medie nella Storia hanno fatto grandi Atene, Roma Repubblicana e la prima parte dell'Impero Romano. Nel Medioevo sempre loro a creare e rafforzare le repubbliche marinare e molte delle realtà comunali italiane.
Oggi non solo sta sparendo economicamente, ma anche come classe culturale e politicamente assertiva. Nella realtà sostiene gran parte dell'economia ma non più come ideatrice bensì come esecutrice di un disegno economico e sociale che proviene dall'alto.
Sicuramente centra la materializzazione della vita ed il senso del giusto. Le attività dell'uomo "medio" hanno bisogno di valori superiori che tessono le motivazioni per "creare". In effetti in Italia il "creare" di millenni ha prodotto non solo i vantaggi economici ma anche la terra con il più altro tasso di civiltà e opere d'arte del mondo.
Le libertà individuali se isolate dal contesto sociale creano uomini che di libertà hanno solo le passioni e impediscono il senso della vita.
Ripensare quindi la società per riprendere ad avere un'economia e società che servano all'uomo e non al contrario.


Il Monito dall'economia



Il monito del Presidente della BCE Christine Lagarde:
Mercati a rischio se i governi UE non raggiungono un accordo per stimolare l'economia.
In questa c'e' tutta la verità economica del problema della crisi. Il Liberismo conservatore è come un'edera che si attacca al proprio albero vittima e se l'albero mure, crepa pure chi specula e usa l'albero stesso.
Le edere non lo sanno ma i detentori dei capitali conoscono bene la situazione. A differenza "dell'albero" stesso, che è Infatuato dal liberismo e non è in grado di capire le realtà, loro conoscono la storia e sono obbligati a garantire ai loro schiavi moderni, almeno l'acqua per la sopravvivenza. Ecco quindi il monito ai loro camerieri (i politici), agite che vi lasciamo fare.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale

venerdì 19 giugno 2020

capire il MES


Un intervento del Prof. Righetti Giuseppe economista sul MES buona lettura.

CAPIRE IL MES o ESM  detto anche Fondo salva-Stati


Il Mes - società di diritto lussemburghese

Il MES è una Société Anonyme di diritto lussemburghese. E’ una società commerciale privata i cui azionisti noti sono 19 Stati membri dell’eurozona, e per il resto il MES è coperto dal segreto professionale. 

Tutti i suoi atti sono segreti e inviolabili. 

Le sue importazioni sono esenti di dazi. 

Il suo personale esentasse.

Il suo personale non può mai essere né indagato né citato in giustizia, praticamente immune e impunito per tutte le sue azioni nell’ambito delle sue funzioni, che riguardano essenzialmente operazioni finanziarie speculative e creazione monetaria. 

Tutti i beni mobili e immobili che compra, in qualsiasi posto si trovino, non possono essere né sequestrati né pignorati né espropriati: immunità da qualsiasi forma di giurisdizione. Al di sopra di qualsiasi legge. 

Secondo la clausola 16  dello Statuto pubblicato sul sito del MES, non esiste nessun caso di conflitto di interessi neanche quando uno, o più amministratori, del MES avesse un interesse o una carica di amministratore, socio, funzionario o impiegato in altra società controparte con cui il MES stipuli contratti o effettui transazioni, conduca affari, ecc. 


Chi controlla le decisioni del Mes?

Due organi principali: il consiglio dei Governatori e il consiglio degli Amministratori. Ciascuno è composto da un rappresentante di ogni Paese membro. Nel caso del Consiglio dei governatori è obbligatorio che si tratti del Ministro dell’Economia e delle Finanze. 

Le decisioni di tipo esecutivo sono assunte dal consiglio dei Governatori con voto unanime, se in gioco c’è l’erogazione di prestiti finanziari. In casi di eccezionale urgenza tali da minare “la sostenibilità finanziaria della Zona euro”, è sufficiente una maggioranza dell’85% dei voti.


Quanto ha pagato l’Italia per costituire il Mes finora?

L’Italia ha pagato come capitale 14,33 miliardi di euro (17,79% del capitale del Mes). 

Contributo al MES       1. Germania    27,0%        6. Belgio    3,5%

2. Francia    20,2%        7. Grecia    2,8%

3. Italia    17,8%        8. Austria    2,8%

4. Spagna    11,8%        9. Portogallo    2,5%

5. Paesi Bassi      5,7%        Gli altri 10    5,9%

 

Nell’azionariato del MES, i due paesi forti Germania e Francia, formano una maggioranza del 47% a cui non sarebbe possibile opporre nessun veto da parte degli altri Paesi, ad esempio Italia, Spagna, Grecia (30%) ma neanche con tutti gli altri Stati membri messi insieme, poiché l’idea che Olanda, Belgio e Austria si possano mettere con i PIIGS (i 4 Paesi dell'Europa meridionale: Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, oltre all’Irlanda) è del tutto utopistica.

Nell’esercizio delle sue attività il Mes produce anche profitti che possono essere, a discrezione del board, distribuiti agli Stati. L’anno scorso il Mes ha realizzato utili per 284 milioni di euro; virtualmente all’Italia spetterebbero 5,06 milioni, pari al 1,98% del capitale versato.


A quali condizioni il Mes presta denaro agli Stati?

Esistono due programmi di aiuto finanziario: uno precauzionale e uno rafforzato. 

Nel precauzionale il prestito viene concesso senza la necessità di negoziare un Memorandum d’intesa, a patto che il Paese richiedente rispetti una serie di parametri economici.

Alcuni di questi sono, in particolare: 

a) rapporto deficit/Pil entro il 3%; 

b) rapporto debito/Pil al 60% o riduzione in misura pari a 1/20 annuo della parte eccedente; 

c) assenza di vulnerabilità nel settore finanziario “tali da mettere a rischio la stabilità finanziaria dei membri del Mes”; 

d) assenza di squilibri sotto l’osservazione dell’Ue.


Programma rafforzato. Qualora le citate condizioni non fossero presenti da parte dello stato richiedente quest’ultimo dovrà concordare con il Mes un Memorandum d’intesa e “impegnarsi a rispettare la condizionalità definita per esso” e “ad adottare misure correttive per evitare futuri problemi relativi all’accesso al finanziamento del mercato”.


“Questo meccanismo non regge…non regge”, terminava D’Alema il suo intervento, parlando del Mes. “Le faccio un esempio per capire cosa succede”, spiegava. Moneta unica, ma differenti livelli di competitività e forza economica: in Germania il costo del denaro è bassissimo, l’interesse è negativo. Le banche tedesche raccolgono denaro dai risparmiatori tedeschi, comprano i titoli della Grecia, che paga il 15% di interessi perché è un paese a rischio, e guadagnano una montagna di soldi. Cosa accade?”.

“Da un paese povero come la Grecia - proseguiva D’Alema - enormi risorse si trasferiscono verso un Paese ricco come la Germania attraverso la differenza dei tassi d’interesse. Il paese povero si impoverisce sempre di più, quello ricco si arricchisce sempre di più”. Quando il Paese povero non è più in grado di pagare i debiti e va in default  arrivano gli aiuti europei. Ma i 250 miliardi che abbiamo dato alla Grecia non sono serviti ai cittadini greci per le pensioni, “ma per pagare gli interessi alle banche tedesche, francesi e molto parzialmente italiane”. Di questi soldi i greci non ne sentono neanche l’odore. Questo meccanismo non può reggere a lungo”. E lo diceva lui!


Già negli ultimi mesi del governo Berlusconi, Germania e Francia avevano chiesto agli altri Paesi Ue di contribuire al salvataggio delle banche tedesche e francesi con i soldi del Fondo Salva Stati, e di farlo in base alle quote nazionali di partecipazione al Fondo. Berlusconi e Tremonti, però, si erano rifiutati di rispettare tale ripartizione, ritenendo più corretto basarsi sulla percentuale di rischio bancario, visto che a mettersi nei guai erano state le grandi banche private tedesche e francesi, esposte per 200 miliardi in Grecia, a fronte di appena 20 miliardi delle banche italiane. E fu proprio per questa opposizione all'ennesimo diktat franco-tedesco che il governo Berlusconi finì nel tritacarne dello spread, e buttato fuori gioco.


Mario Monti, messo in campo dai poteri forti europei con la connivenza di Giorgio Napolitano, accettò invece, senza la benché minima discussione, il cofinanziamento del Fondo Salva Banche in base al pil nazionale, e versò più di 60 miliardi di euro, prelevati a suon di stangate fiscali dalle tasche dei contribuenti italiani. 


È POSSIBILE UN MES SENZA CONDIZIONALITÀ?


Non esiste un Mes “leggero”, senza l’imposizione di particolari condizioni. La bozza di accordo per il Coronavirus prevede che le linee di credito, potranno arrivare al 2% del Pil di ciascun Stato membro, da destinare esclusivamente al finanziamento delle spese sanitarie legate all’epidemia di coronavirus. Chi decide quali sono? Non certo il governo, dato che i termini del prestito dovranno essere concordati con il direttivo del Mes stesso.


I problemi nascono dopo. L’assenza di condizionalità vale solo fino al termine dell’emergen-za. Finito il periodo critico, per chi avrà attinto ai fondi del Mes e non avrà restituito anche solo parte di quanto ricevuto, le condizionalità ritorneranno. E potranno essere aggiunte, integrate, modificate in qualsiasi momento anche senza l’approvazione del debitore (art. 7 del regolamento 472/2013: possibilità di modificare in itinere i paletti del memorandum siglato).


E le conseguenze sarebbero drammatiche: dai fallimenti delle banche meno solide fino alla svendita a prezzi stracciati di quelle migliori, prede delle grandi banche europee e mondiali. In testa quelle tedesche, che da tempo hanno messo nel mirino le banche italiane per poi appropriarsi del ricco risparmio (degli italiani) custodito, un asset di 6.000 miliardi che fa gola soprattutto a istituti, come Deutsche Bank e Commerzbank, che hanno in pancia titoli tossici che superano di molte volte il pil tedesco, perciò traballano, e avrebbero tutto da guadagnare da una razzia in Italia.


Il Mes è stato pensato per nazioni con difficoltà di accesso ai mercati. Una condizione in cui, attualmente, l’Italia non si trova: alle ultime aste la domanda di Bot e Btp è stata sempre sensibilmente superiore all’offerta. 


LA BEFFA. Non potendo per statuto investire in titoli con rating inferiore ad AA, il Mes non può comprare i titoli italiani. Il fondo, anche con i nostri soldi, compra Bund tedeschi e titoli di stato francesi.


IL GOVERNO CI HA LEGATI ALL’EURO. OSSIA A UN CADAVERE.

Spunti da Maurizio Blondet 10 Maggio 2020 


Europa meridionale senza turisti

Se la stagione delle vacanze viene annullata quest’estate,  si apre  lo scenario peggiore per i paesi dell’Europa meridionale. La quota del prodotto interno lordo (PIL) del settore turistico è del 9,5% in Francia, del 14,6% in Spagna, del 13,2% in Italia e persino del 30,9% in Grecia (2018). Le conseguenze di un’estate senza turisti saranno innumerevoli fallimenti, alti tassi di disoccupazione, calo delle entrate fiscali, ribaltamento delle banche, esplosione di debiti e crediti.


L’Italia non può più deprezzarsi

Nei trent’anni di prima dell’euro, l’Italia ha continuamente svalutato la sua valuta rispetto al marco tedesco (oltre l’80%). Con l’introduzione dell’euro non è stato più possibile.


L’industria automobilistica italiana era già fallita  prima della crisi del Covid19 

La produzione di auto in Italia è già diminuita del 19,5% nel 2019 rispetto all’anno precedente. Il 2020 minaccia un nuovo minimo, a un livello simile alla fine degli anni ’50. Privato delle sue regolari svalutazioni esterne con la lira, il valore aggiunto della produzione industriale si sta erodendo sempre più profondamente, dal momento che l’Italia non può più ristabilire la sua  competitività.


Il contribuente in Germania dissanguato

L’Europa stava già ristagnando nel 2019. Quindi la paralisi dell’economia  ha colpito il continente in recessione. Per combattere questa recessione, vengono prese misure che non sono né sostenibili né sensate. 

Il gran finale per i contribuenti in Germania deve ancora arrivare. Si prevedono drastici aumenti delle tasse e prelievi immobiliari per finanziare i programmi del governo. La domanda sorge spontanea: per quanto tempo i contribuenti in Germania continueranno a farlo?


DEXIT dalla zona euro

Ciò che è considerato impensabile per molti deve essere considerato: il Dexit dell’Eurozona. Occorre preparare un piano di “salvataggio” dell’Italia. Il famoso piano B di cui si sente parlare. A lungo termine, tuttavia, questo passaggio sarà meno costoso di un convulso aggrapparsi all’esperimento in valuta euro, ormai  condannato. Più i politici tedeschi restano fedeli all’euro, maggiore sarà la massimizzazione del danno economico.


Abbiamo bisogno dell’Europa come unione economica, ma non come unione monetaria. L’euro, che dovrebbe unire l’Europa, invece divide e separa il continente. 


Migliaia di tedeschi  sono usciti per le strade ed hanno sfidato le restrizioni da pandemia,   chiedendo che finiscano, e  si sono scontrati con la polizia. A Francoforte, a Stoccarda, a Monaco, a Berlino davanti al  Reichstag  - che la Merkel ha appena  reso un fortilizio facendo disporre  parallelepipedi  di  cemento pesanti tonnellate ed alti come un uomo: previdente, sa che  presto milioni di disoccupati, la crisi sociale esplode anche in Germania.


L’idea del Dexit potrebbe diventare maggioritaria.  Ma c’è l’europeismo acritico del governo in carica, e la sua speranza che la Germania dia il via libera a contributi e prestiti. Affidereste 200 miliardi a un governo integralmente di persone prive di cultura industriale, adoratrici della decrescita, culturalmente incapaci di immaginare altro uso che la loro dispersione a pioggia alle loro clientele, con l’immane corruzione e  spreco  in  cui tutto si risolverebbe?


Un antico metodo di  esecuzione capitale, usato in  paesi barbari, consisté nel legare il condannato ad un cadavere. Vogliono legare il popolo italiano al cadavere dell’euro in putrefazione. Marciremo insieme, fra l’obbedienza del popolo italiano contento di andare in giro in museruola  - scusate in mascherina - per paura vilissima  una “pandemia”  in gran parte immaginaria.


“Se pensi che il cambiamento in meglio sia impossibile, non arriverà mai.”


Infrastrutture, paradiso degli sprechi 

In Italia, (dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), sono 647 le opere pubbliche iniziate, finanziate e mai concluse. 

Colpiti dai ritardi, sono in particolare, gli edifici scolastici. Ma anche strade, ponti, residenze per anziani, palazzetti dello sport, … Un capitolo a parte meritano gli impianti di depurazione, che aspettano da anni di vedere la luce. Da 18 anni l’Italia non rispetta le leggi europee in materia di adeguamento dei sistemi idrici, tanto che nel 2018 la Corte di Giustizia del Lussemburgo ci ha condannati a pagare una multa di 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo, fino alla completa messa a norma. 

La Sicilia detiene il triste record di infrastrutture incompiute: sono ben 162, la maggior parte non ha raggiunto neanche il 50% del completamento. In Calabria troviamo la diga di Gimigliano, la diga più grande d’ Europa: dal 1982, anno del primo finanziamento a oggi, nonostante i 47 milioni spesi, è stata completata soltanto per il 16%. È Roma, però, la capitale dello spreco, dove tra le 45 opere incompiute a livello regionale troviamo la celebre ‘Città dello sport’ a Tor Vergata, nata per ospitare i mondiali di nuoto del 2009 e progettata da Santiago Calatrava. Lo stato di avanzamento dei lavori iniziati nel 2005 è fermo al 16%; la struttura non ha mai visto la luce, ma è già costata ai contribuenti ben 134 milioni di euro.

Ma tutte le regioni d’Italia, da Sud a Nord, chi più chi meno, sono toccate da questo “fenomeno”. E ci lamentiamo con i Paesi del Nord che non si fidano di noi.


Ci accaniamo contro i Paesi del Nord perché non vogliono concederci prestiti senza condizionalità!  

TU faresti prestiti a chi li usa in questo modo?



giovedì 18 giugno 2020

Cambiare chi ci rappresenta





Cambiare chi rappresenta il "sovrano della repubblica", cambiare chi rappresenta il popolo italiano. Molte le motivazioni tra cui l'alto tradimento verso l'economia e le genti d'Italia.
I politici di Centrodestra e Centrosinistra hanno tradito e tradiscono le peculiarità del lavoro e delle famiglie italiane.
Non si Assumono le responsabilità di quanto hanno fatto e di quanto fanno.
Rincorrono sulla strada del potere assoluto  e del controllo assoluto i comportamenti dell'URSS.
Le loro aspirazioni non sono quelle di far star bene i loro cittadini, ma di dividere gli italiani in categorie fortunate e altre nemiche della collettività.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale


mercoledì 17 giugno 2020

Trasmissione:







Cicerone affermava che quando nella politica scompare l'etica, la differenza tra la stessa e le bande dei delinquenti è nulla.
I partiti politici si sono ritagliati un potere significativo nella vita dello Stato e dei cittadini perché?.
I partiti politici nel novecento si sono sviluppati per essere la naturale cinghia di trasmissione delle del Popolo e del Territorio con lo Stato e le Istituzioni.
Quindi conoscenza delle istanze dei cittadini, studio elaborazione di progetti, norme e proposte da far fare al Parlamento o nelle altre Istituzioni politiche.
Quindi al di là delle considerazioni di cultura Istituzionale, era e sarebbe un ruolo importante che merita l'importanza nelle Istituzioni e nel rapporto con la gente.
Cosa sono oggi?
Una Casta di mantenuti lontana dal popolo, dai doveri Istituzionali per cui fanno eleggere, pardon nominare il fior fiore di yes man.
I partiti nelle Istituzioni locali si sono ben guardati dal continuare l'esperienza amministrativa della Prima Repubblica ed hanno approfittato delle leggi per eludere le proprie responsabilità "mettendosi d'accordo" con la "casta burocratica". In effetti loro non hanno mai colpe, sono sempre in emergenza, e qualcosa non funziona negli uffici.
I partiti sono tutti uguali, dalle frange estremistiche (in attesa del buon posto), ai governativi più fidati per il Liberismo bipartisan.
Il bene politico
Con progetti di legge per fare qualcosa.
Con proposte per togliere le leggi che non vanno bene.
Con Idee e proposte (anche) Istituzionali per migliorare il nostro Stato e la nostra economia.
Tutti buoni e supini in attesa di passare dal ruolo degli attendenti esterni a quello di attendenti governativi.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale


martedì 16 giugno 2020

16 giugno Francesco Cecchin




Uno dei tanti dei troppi giovani morti per un'idea. Di certo non è morto per permetterci di entrare nelle casse della repubblica.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale

lunedì 15 giugno 2020

Continuità e futuro



L'Italia sta cambiando e sta perdendo la guerra economica. Una repubblica anchilosata e preda della Partitocrazia sta dimostrando la sua servitù ai poteri economici. Basterebbe poco per effettuare una trasformazione iniziata e non conclusa. Di fatto Centrodestra e Centrosinistra hanno iniziato la seconda Repubblica ma ne hanno continuato i vizi della Prima.
Hanno sicuramente rafforzato la loro Casta di Politici, hanno tollerato che i Magistrati rafforzassero la loro. Nel video Giorgio Almirante ribadisce le idee Istituzionale della Destra Missina:
Via lo strapotere della politica:

1) Dimezziamo  le Camere con l'abolizione del senato.
2) Dimezziamo gli eletti della politica alla Camera.
3) Eleggiamo per la metà della Camera i rappresentanti delle Categorie Economiche e Sociali.

Cosa si vuole raggiungere?
Innanzitutto tagliamo le unghie al potere della politica, si inseriscono i rappresentanti delle Categorie Sociali, Economiche e le Categorie rappresentative della vita Nazionale. In questo modo quando in Parlamento si discutono le leggi, avremo anche degli esperti dei vari settori che potranno confutare le leggi proposte.
Quando in molti parlano di Repubblica Presidenziale e non vanno oltre alla figura del Presidente, dimenticano le motivazioni per cui dal MSI si raccolse l'idea della Repubblica Presidenziale.
Anche la Massoneria con tifa Repubblica Presidenziale ma le motivazioni sono ben altre. L'Italia ha bisogno di Partecipazione e non di Istituzioni autoritarie. L'inserimento nelle Istituzioni delle Categorie Nazionali permetteranno un dibattito più libero e meno condizionato.
Tante altre sono le idee che noi eredi del MSI e di Giorgio Almirante
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale

mercoledì 10 giugno 2020

Il virus è politico?



Il Pil italiano potrebbe crollare del 14% in questo anno, per poi risalire (forse) al 5,3% nel 2021. Questo  è quanto si legge nella scheda consacrata all'Italia delle Prospettive economiche dell'Ocse.
il debito pubblico dell'Italia passerà dal 134,8% del Pil del 2019, al 169,9% del 2020, per poi riscendere al 165,5% nel 2021.
Sembrerebbe veramente un virus politico visto che chi ci guadagnerà saranno le grandi imprese e le multinazionali. Il virus "politico" è stato in grado di sconfiggere la piccola e media impresa italiana, nonché quei settori come il turismo che rappresentano da sempre invidia e concorrenza "sleale" per i competitori dell'Italia. 
Le grandi strategie internazionali e italiane che vedono nella scomparsa delle tipicità italiane un loro grande obiettivo, plaudono al virus che sta per massacrare il tessuto connettivo italico. Infatti se non si avvieranno forme vere di finanziamento, libere da maschere bancarie e burocratiche, molte saranno le aziende che chiuderanno.
Lo Stato avrebbe dovuto imparare dalla storia recente ed avviare una serie di operazioni fiscali e di investimento.
1) Si dovevano congelare gli studi di settore. Non è possibile mantenere le maglie fiscali precedenti in un periodo dove per legge si devono tagliare le possibilità operative.
2) Si doveva creare con la Banca d'Italia e/o la Banca Depositi e Prestiti un apposito fondo per investimenti e finanziamenti. In questo fondo con norme apposite e libere dai laccioli bancari attuali. Copiare almeno in parte quanto fatto in Germania, perché copiare cose buone non è oltraggioso della propria personalità. Il Sistema bancario privato avrebbe potuto partecipare secondo le regole "pubbliche".
3) Avviare con le amministrazioni locali uno studio per capire dove è possibile intervenire sul territorio per diminuire le imposte indirette comunali. Questo alfine di evitare un cimitero produttivo e dei servizi che i comuni pagherebbero con l'ovvia diminuzione delle entrate.
La ricetta nella storia di tutti gli stati è sempre stata pubblica e di comunità. Oggi invece si spinge per ricette economiche degli ingordi del capitalismo selvaggio per eliminare la concorrenza delle piccole e medie imprese. Non è una crisi normale è voluta per cambiare le ricchezze in Italia. Probabilmente grazie a Colao, Conte e l'intero Parlamento il 20% dei più ricchi passerà dal 72% delle ricchezze a oltre l'80% di tutte le ricchezza. Questi sono i momenti della storia dove  il governo e l'Agenzia delle Entrate massacrano per favorire i ricchi.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale

lunedì 8 giugno 2020

DOPO SABATO SERA SCORSO ANCHE OGGI LUNEDI' POMERIGGIO...

Ci dica il sindaco, ci dica lui e tutti i suoi supporters in consiglio comunale che lo sostengono, "è andata via la corrente" ancora? 😂😂😂😂😂

O non era meglio dare più attenzione alla pulizia di tombini e caditoie, magari approfittandone in questi mesi di strade vuote e senza traffico?

Proprio non ci sentite eh?

300.000 euro dei veronesi scialacquati per fare quella boiata di pompa !!

Domenico Semeraro
Movimento Difesa Sociale Verona Città

Nel primo pomeriggio durante il temporale passavo da S.Lucia a Verona, un disastro con l'acqua che arrivava quasi al pianale delle macchine.
Ci sta che delle "bombe d'acqua" possano creare disagio.
Non ci sta che la bretella si trasformi in un canale veneziano.
Non ci sta che ad ogni temporale le vie diventino fiumi.
L'assenza dalla politica amministrativa del concetto di manutenzione, che non riguarda solo le strade, ma in genere le opere pubbliche, porterà necessariamente ad un aumento di danni economici a cui l'amministrazione dovrà rispondere.
Il Movimento Difesa Sociale chiede che l'amministrazione provveda a conoscere le motivazioni di tanto disfacimento.
Chiediamo che la manutenzione abbia un percorso privilegiato nell'ambito degli interessi politici. Non si pensi che le mancate manutenzioni costino meno dei giusti provvedimenti. La somma dei danni per le mancate manutenzioni è sempre ben maggiore dei necessari interventi. La proposta non può fermarsi a fare le giuste mancate manutenzioni. Il Comune deve con i propri tecnici e non fare un'indagine idrogeologica sugli eventuali punti deboli del nostro territorio e studiare con Amia una nuova concezione delle manutenzioni delle fognature e delle caditoie.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale

domenica 7 giugno 2020

Conte non teme di cadere


Conte non teme di cadere anche perché sa' che il suo sostituto sarà un passo in avanti verso la distruzione delle caratteristiche economiche italiane. Il piano studiato dalle multinazionali, ossequiato dalla politica dei due Centro/qualcosa e supportato dalle politiche fiscali dei partiti presenti in parlamento, sta dando i suoi nefasti frutti.
Le Piccole e medie imprese sono Assieme allo Stato Italiano le vittime sacrificali del mondo che cambia. Vien da pensare che il coraggio e le capacità dei piccoli imprenditori italiani abbia suggerito ai potenti di agire non solo fiscalmente ma anche sfruttando il Coronavirus.
La realtà oggettiva è che l'economia italiana cambierà e non sarà più un problema per le multinazionali e gli Stati nemici: Francia Germania, Olanda, per il "vertice pensante" dei nemici, oltre agli staterelli che fan loro da corona.
Il fastidio che provano verso l'economia Italiana è dato dalla elasticità e dalle capacità che malgrado la concorrenza sleale degli "stati amici" e del fisco italiano, hanno permesso alle PMI di rimanere in piedi.
Conte sa e assieme ai sindaci del sistema usa la pandemia per chiudere definitivamente l'economia tradizionale italiana.
A chi giova aver mantenuto gli studi di settore, sapendo perfettamente che nessuna impresa sarà in regola con gli stessi?
A chi giova non aver finanziato l'economia Italiana come hanno fatto gli altri Stati?
A chi giova spacciare per aiuti delle briciole che serviranno forse a pagare una rata di contributi INPS?
A chi giova aver ingigantito il ridicolo finanziamento dei 25.000 in teoria garantito dallo Stato, il quale arriverà a cassa nei confronti di tanti che non riusciranno a pagare?
Le cosiddette opposizioni? già pronte al futuro (sperano) ruolo di nuovo governo, ovviamente senza un piano economico reale. Oltre alle sceneggiate il nulla.
Nello Alessio
Movimento Difesa Sociale 

Si ritorna ...........

  Si ritorna nell'agone politico, malgrado l'età e grazie al superamento di problemi di salute personale. Si ritorna perché l'ip...